Si è aperto ufficialmente il processo per la beatificazione di don Oreste Benzi, fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII di Rimini. Il prete con la tonaca lisa e il cuore grande, una vita spesa al servizio dei piccoli e dei diseredati, è morto a Rimini il 2 novembre del 2007, all’età di 82 anni. Per chi l’ha conosciuto il "don" è già indimenticabile. Il suo carisma, sempre accompagnato dal sorriso, ci ha lasciato in eredità centinaia di case famiglie sparse in tutto il mondo, in cui l’accoglienza rinsalda lo stesso significato dell’istituto familiare.
«L’apertura della causa di beatificazione rappresenta un' ulteriore occasione per approfondire e far conoscere questa straordinaria figura di sacerdote ed educatore che tanto ha da dire al presente al futuro della Chiesa e della società», ha detto il presidente della Comunità Giovanni Ramonda, commentando la notizia resa nota dallo stesso vescovo di Rimini, monsignor Francesco Lambiasi, che ha firmato il “Decreto per l’introduzione della Causa di Beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio sacerdote don Oreste Benzi”, invitando tutti i fedeli a fornirgli notizie utili riguardanti la causa e a fargli pervenire eventuali documenti autografi, lettere e ogni altro scritto di don Oreste.
L’iter per l’avvio della causa era partito con la consegna della richiesta al vescovo di Rimini da parte del responsabile della Comunità nell’ottobre del 2012. Il 24 ottobre 2013 la postulatrice, la teologa Elisabetta Casadei, aveva presentato la richiesta formale , dopo un anno di ricerche circa la “fama di santità” di don Benzi, sostenuta da molte lettere tra cui quelle di 9 cardinali, 41 vescovi italiani e 11 vescovi e arcivescovi stranieri, oltre a vari movimenti ecclesiali e, naturalmente, della stessa Comunità Papa Giovanni XXIII. Il vescovo Lambiasi aveva quindi inviato la richiesta di nulla osta alla Congregazione delle cause dei Santi, che aveva dato parere favorevole in data 3 gennaio di quest’anno.
Ora, dopo il parere favore della Conferenza episcopale dell’Emilia Romagna , il vescovo di Rimini ha reso pubblico il Decreto che porta la data dell’8 aprile 2014. «Il Processo Canonico si dividerà in due fasi – si legge nel comunicato diffuso dalla diocesi : il vaglio degli scritti pubblicati di don Oreste e l’ascolto dei testimoni». Monsignor Lambiasi nominerà alcuni Periti teologi, ai quali saranno consegnati i libri e gli articoli raccolti dalla postulatrice, affinché siano esaminati per verificare se contengano qualcosa contro la fede e la morale cattolica. Contemporaneamente, verrà nominata anche una commissione di storici che avrà il compito di ricercare gli scritti non pubblicati di don Oreste e ogni altro documento riguardante la Causa.
Fin da questo momento comunque don Benzi può essere chiamato con il titolo di Servo di Dio. «E’ un titolo attribuito al fedele cattolico di cui è stata intrapresa la Causa di Beatificazione, e indica che la fama di santità e di segni di cui gode era ed è degna di fiducia», spiega la postulatrice, «ci sono infatti fondati motivi per affermare che abbia vissuto conformandosi a Cristo, praticando le virtù umane e cristiane in modo eroico».