L'alcol viene spesso usato dai
giovani come un aiuto per trascorrere
una serata in compagnia;
per riuscire a comunicare
più facilmente e per sentirsi
meno inadatti. Soprattutto, bere tanto
significa vivere quei momenti come uno
sballo con superalcolici usati come una
vera e proria droga. La notizia scioccante
per i genitori è che la prima sbronza
avviene già in tenera età: tra 11 e 12 anni,
come aermano i dati forniti dall’Istat e
confermati dai medici stessi che sempre
più spesso si ritrovano a dover soccorrere
giovani in coma etilico. Purtroppo
questa non è più una cosa rara è infrequente
poiché non riguarda più solo ragazzi
con disagi, ma anche i cosiddetti
“bravi ragazzi” che si ritrovano sempre
più spesso al pronto soccorso con problematiche
riconducibili all’abuso di alcol,
spesso rischiano anche la morte.
Un’usanza sempre più in voga tra
i giovanissimi è il binge drinking che si
traduce in una vera e propria abbuata
di alcol in un brevissimo lasso di tempo,
che a volte si tramuta anche in una
stupida gara a chi riesce a bere di più.
Quindi, nelle uscite serali vengono provati
mix di superalcolici e bevande energetiche, per non parlare dell’allarmante
fenomeno dell’abuso degli shot, bicchierini
di liquore puro venduti a prezzi
stracciati, quindi invitanti per i giovani.
La pericolosità non è dovuta solo all’eccessiva
quantità ingerita, bensì all’alcol
bevuto velocemente che ha eetti maggiormente
deleteri rispetto alla stessa
quantità assunta con più tempo. Inoltre,
bere grosse quantità di in tempi rapidi,
in particolare durante il fine settimana,
e poi astenersi per il resto dei giorni, è
molto più dannoso, in quanto, amplifica
l’impatto negativo sulle capacità fisiche
e sulla salute psicologica e cognitiva.
È possibile avere un problema nel
rapporto con l’alcol senza tuttavia soffrire
di tutti i sintomi dell’alcolismo. Avviene
nei forti bevitori che creano danni
notevoli nella loro vita, senza essere,
però, completamente dipendenti da
questa sostanza.
Fattori scatenanti: i giovani utilizzano
le bevande alcoliche per superare quei
momenti critici tipo insuccessi scolastici,
liti famigliari, oppure per trovare alternative
di divertimento all’interno di
un gruppo, per emulare gli adulti, per
sentirsi a proprio agio con il gruppo dei
pari, per curarsi dalla depressione, per
evadere dai problemi, dal senso di vuoto,
uniformarsi al gruppo, per solitudine,
per disinibirsi prima di un rapporto
sessuale o semplicemente per trasgredire.
In alcuni casi questi fattori possono
essere concatenati l’uno all’altro. I
ragazzi acquisiscono, di conseguenza,
delle abitudini che possono poi incorrere
in una dipendenza mista ancora più
pericolosa (alcol, fumo, droghe, psicofarmaci).
Se si sore di alcolismo o si abusa
dell’alcol, si potrebbe non avere le capacità
di smettere o di diminuire le quantità
senza avvalersi di un aiuto esterno. Se
si vuole guarire da questa dipendenza
esistono diversi metodi, tra cui ricordiamo la terapia farmacologica, quella
psicologica e i gruppi di auto aiuto,
per esempio gli Alcolisti anonimi (numero
verde 800.41.14.06).
La dipendenza fisica compare col
passare del tempo a livello cerebrale, il
consumo eccessivo di questa sostanza
modifica l’equilibrio dei neurotrasmettitori
connessi al piacere del bere. Sul lungo
periodo si può modificare l’assetto
delle sostanze chimiche citate, così che
la persona è spinta ad avere la necessità
di ingerire alcol per evitare le sensazioni
negative e per sentirsi meglio.
L’alcol deprime il sistema nervoso
centrale, abbassa i freni inibitori e ha ricadute
negative portando chi l’assume
ad avere di¤coltà di giudizio, ad agire
in maniera incosciente e a reagire in modo
alterato. Se si beve troppo, si accusa
un grosso deficit nella capacità di parola
e nella coordinazione muscolare, come
anche i centri nervosi vitali. Quando
si esagera ulteriormente si può arrivare
al coma etilico, una situazione potenzialmente
fatale.