Un uomo prende un volo per
il Giappone. Con sé non ha
niente. Giunto a destinazione,
si fa portare in taxi fino ai
bordi di una immensa foresta
e si inoltra nel bosco. Tra gli
alberi, nota dei cartelli che lo invitano
a tornare indietro perché la vita è degna
di essere vissuta. Sì, perché Arthur
Brennan, docente di Fisica, è lì nel “posto
perfetto per morire”, come ha trovato
su Internet.
Esiste davvero: è un luogo misterioso
e bellissimo, scelto da persone
di tutto il mondo per porre fine ai
loro giorni. Ma torniamo alla finzione. Proprio mentre sta per compiere il
gesto definitivo ingerendo delle pillole,
Arthur vede un altro uomo aggirarsi
sperduto e ferito tra gli alberi. Si chiama
Takumi. Si è tagliato le vene per la
vergogna di essere stato declassato sul
lavoro, ma poi ci ha ripensato e vorrebbe
tornare indietro. Arthur decide
di rinunciare per il momento ai suoi
propositi per aiutarlo. Ma non è così
semplice perché i due uomini devono
fare i conti con la foresta, che si trasforma
in un’entità metafisica, un
vero e proprio “purgatorio” come lo
definisce Takumi.
A questo punto il film si sdoppia in
due parti: seguiamo le disavventure
dei due uomini nel tentativo di uscire
dalla foresta e scopriamo la causa che
ha portato Arthur fin lì, cioè lo sgretolarsi
del rapporto con la moglie, una
donna in carriera (mentre lui ha un incarico
non altrettanto prestigioso), ferita dal suo tradimento con una collega
d’università. Eppure Arthur l’ama
ancora. Cosa è successo davvero?
L’ultima prova di Gus Van Sant
(Palma d’oro a Cannes per Elephant)
è stata accusata di “eccessivo misticismo”.
Ma è proprio questo che a noi
piace. Finalmente un film in cui, senza
rinunciare allo spettacolo, si affrontano
con profondità i grandi temi della
vita (l’amore, l’amicizia, la sofferenza, il
perdono) nel rapporto tra Arthur e Takumi,
emblemi del razionalismo occidentale
e dello spiritualismo orientale,
e tra Arthur e la moglie. Qualche colpo
di scena appare prevedibile, ma il film,
grazie anche alle prove degli attori, il
premio Oscar Matthew McConaughey,
Naomi Watts e Ken Watanabe, è davvero
emozionante.
LA FORESTA DEI SOGNI
di Gus Van Sant, con M. McConaughey,
N. Watts e K. Watanabe, 110 min.