«La sessualità esercita un’influenza su tutti gli aspetti della persona
umana, nell’unità del suo corpo e della sua anima. Essa
concerne particolarmente l’affettività, la capacità di amare e
di procreare, e, in un modo più generale, l’attitudine a intrecciare
rapporti di comunione con altri». Sono parole scolpite nel Catechismo
della Chiesa cattolica (n. 2332) che ci invitano a una breve ma intensa
riflessione. Sono parole distillate dalle Sacre Scritture che possono essere
condivise da tutti, anche dai non credenti.
Viviamo in un’epoca in cui la sfera sessuale sembra aver perso molti dei
suoi tabù,
fino a creare un malinteso senso di libertà che tende a staccare
il corpo dalla nostra anima. I giovani, a cominciare dagli adolescenti, sembrano
disinvolti e hanno rapporti sessuali sempre più precocemente. Salvo
poi scoprire che i nostri ragazzi sono male informati e spesso non hanno
alcuna educazione sessuale. La scuola non se ne occupa. La famiglia
latita. Il risultato è una moltitudine di sprovveduti, con stili di vita disordinati
che alimentano il disimpegno, fattore che, unito alle cause sociali,
incide sulla voglia di creare una famiglia e di procreare.
Ora, con tutti i limiti di una campagna alquanto sgangherata, il ministero
della Salute ha avuto il merito di accendere l’attenzione su un tema che
in un modo o nell’altro tocca tutti. Il calo della fertilità delle coppie non è
solo un problema legato a cause ambientali, ma è il riflesso di una distorsione
della sfera sessuale, in de
finitiva della nostra intimità.