Sono sposata con un uomo che ha 12 anni più di me. Il nostro è un rapporto molto bello: ci amiamo, ci divertiamo insieme e io mi sento amata. A volte, però, la differenza di età mi spaventa. Mi fa paura l’idea di morire e di marcire sotto terra, perdendo tutto quello che ho; affetti, non cose materiali. Ho cercato su Internet ma non ho avuto molte risposte: per alcuni c’è altro dopo la morte, per altri no. Mi sono però detta: che senso avrebbe la mia vita, l’amore che provo per mio marito o i miei familiari se con la morte finisce tutto?
LETTERA FIRMATA
Su Internet non c’è la risposta a tutto, specialmente sul senso della vita. Nemmeno la ragione può dimostrare che c’è qualcosa dopo la morte. Anche se, come dimostra la tua riflessione, l’amore che provi per i tuoi cari ti dice che deve esistere qualcosa di più. Dentro ciascuno di noi c’è questa sete di infinito, la sensazione che l’amore non possa che essere eterno. C’è un desiderio di pienezza, di felicità totale.
È a partire da qui che si può comprendere il messaggio cristiano sulla vita eterna. È una delle affermazioni della professione di fede, nel cosiddetto Simbolo apostolico, che si recita in chiesa nel tempo di Quaresima e Pasqua: «Credo la vita eterna». Non è solo la continuazione della vita dopo la morte, ma la vita stessa dell’Eterno, di Dio, che ci viene già donata oggi per mezzo dei sacramenti e sarà piena nell’eternità. Questa vita divina è il compimento della gioia, della felicità, dell’amore che fin d’ora sperimentiamo. Per noi cristiani la morte non è la fine di tutto, crediamo che rivedremo un giorno i nostri cari; anzi, sono già vicino a noi per aiutarci a scegliere il bene, a fidarci di Dio, ad amare tutti. Chiedi di parlare con un sacerdote, andando in una parrocchia o in un santuario, per approfondire meglio tutto questo. Magari comincia già a pregare il Signore che ti illumini e riempia il tuo cuore di serena fiducia.