Il racconto del 2019 nelle foto-simbolo di Reuters
27/12/2019
L'Australia brucia, i ghiacciai si sciolgono e Venezia si inabissa nell'acqua alta. Milioni di persone scendono in piazza nei cinque continenti motivati dalla forza esplosiva di una sedicenne svedese: chiedono di combattere il surriscaldamento del pianeta. Del resto il quinquennio 2015-2019 è stato, secondo l'Onu, il più caldo di sempre. Ma il mondo della politica resta scollato dalle ansie dei cittadini e si impegna più volentieri in guerre commerciali, riproposizione di dazi e nazionalismi. Le istituzioni europee si rinnovano, dalla Commissione alla Bce (finisce l'era di Mario Draghi e si apre quella di Christine Lagarde), ma stentano a ridare anima e coraggio all'Unione. In Italia si consuma una crisi di governo agostana tra Papeete e Mojto, con l'autoesclusione di Matteo Salvini e la nascita di un inaspettato governo Pd-Cinque stelle. Ma soprattutto emergono in superficie migliaia di sardine che sembrano riprodursi senza soluzione di continuità dando vita a un fenomeno sociale ancora tutto da interpretare. Il 2019 si chiude con il futuro che avanza, la ricerca fruga tra i misteri del cervello e la scienza rilancia una missione sulla luna che ha come vero obiettivo la conquista di Marte. Ma se la tecnologia promette miracoli di robotica e il 5G rivoluziona le trasmissioni dati facendo litigare Stati Uniti e Cina, il mondo è anche costretto ad osservare - sbigottito - le fiamme che divoravano Notre Dame, la cattedrale gotica simbolo di Parigi. Il diciannovesimo anno del terzo millennio ci ha regalato come sempre stragi e uccisioni, come quella del Califfo dell'Isis Abu Bakr al Baghdadi freddato da un commando Usa in una Siria liberata dall'Isis ma non pacificata. E ha chiesto il consueto conto di vite: tra i grandi dello sport spiccano il ferrarista Niki Lauda e il ciclista Felice Gimondi. Lascerà un vuoto incolmabile l'addio alla vita di Andrea Camilleri che ha alleggerito le pene degli italiani con la simpatia del commissario Montalbano. La cultura stenterà a sostituire un grande come Franco Zeffirelli. Commuove il Paese la scomparsa, dopo una lunga pubblica malattia, dell'inviata delle Iene Nadia Toffa. E se ne va anche Gianni De Michelis, controverso ed esplosivo ministro degli Esteri del socialismo craxiano. È stato certamente l'anno di Greta Thumberg, del suo impressionate «How dare You!» (Come osate!) gridato nel tempio dei diritti umani, il palazzo di Vetro dell'Onu a New York. Un j'accuse che ha dato voce all'angoscia delle nuove generazioni. Una ribellione ruvida - come solo gli adolescenti sanno essere - che impatta sui leader, inerti nell'osservare le manifestazioni oceaniche del «fridays for future»