Liturgia del giorno:
Ap 3,1-6.14-22; Sal 14 (15); Lc 19,1-10
Nata nel 1207 in Ungheria dal re Andrea II e dalla regina Gertrude di Merano, si sposò a soli 14 anni con Ludovico IV, langravio di Turingia, che morì poco dopo, durante la crociata al seguito di Federico II, contagiato da un’epidemia. Rimasta vedova, si dedicò a una vita straordinaria di carità, fondando un ospedale in onore di san Francesco di Assisi. Sotto la rigida direzione del maestro Corrado di Marburgo, Elisabetta vestì l’abito grigio delle terziarie francescane, rinunciando per obbedienza a entrare in un monastero. Ma ugualmente nel distacco più assoluto, visse gli ultimi quattro anni nell’ospedale da lei fondato, in umile servizio dei malati. Morì ventiquattrenne il 17 novembre 1231 e presso la sua tomba avvennero ben presto numerosi miracoli; per questo Corrado di Marburgo chiese al papa la canonizzazione della donna, che dopo accurate indagini fu proclamata santa da Gregorio IX il 1° giugno 1235.