È il primo aprile del 1891 quando, a bordo della nave Océanien, Paul Gauguin lascia Marsiglia diretto a Tahiti, in Polinesia. Ha quarantatré anni e quella giornata segna l’inizio di un viaggio che porterà l’artista agli antipodi della civiltà, alla ricerca dell’alba del Tempo e dell’Uomo. Resterà lì quasi senza intervalli fino alla morte: dodici anni di disperata e febbrile ricerca di autenticità, di immersioni sempre più profonde nella natura lussureggiante, di sensazioni, visioni e colori ogni volta più puri e accesi; un Eden talvolta crudele che farà di lui uno dei pittori più grandi di sempre.
In arrivo nei cinema italiani solo il 25, 26 e 27 marzo come nuovo appuntamento è l nuovo docu-film del progetto della Grande Arte al Cinema. Un percorso tra i luoghi che Gauguin scelse come sua patria d’elezione e attraverso i grandi musei americani dove sono custoditi i suoi più grandi capolavori: New York col Metropolitan Museum, Chicago con il Chicago Art Institute, Washington con la National Gallery of Art, Boston con il Museum of Fine Arts.
Diventa così racconto per immagini quel libro d’avventura che fu la vita di Gauguin, l'artista che dipinse tra le palme, con la mente rivolta al pubblico dell’Occidente. Come oggi, dove ogni anno milioni di persone si fermano di fronte alle tele di Tahiti, sognando il loro istante di paradiso, un angolo di silenzio in mezzo alla folla.