Giovedì 19 dicembre dalle ore 10 alle 13 presso il Cineporto di Bari avrà luogo la conferenza stampa per presentare il cortometraggio Un giudice ragazzino, regia di Pierluigi Glionna, sceneggiatura di Marika A. Carolla, tratto dall’omonimo romanzo di Salvatore Renna; protagonisti Lorenzo Carulli (il piccolo Rosario), Domenico Panarello, Francesca Baccega. Interverranno il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, Loredana Capone, Assessore alla cultura e al turismo della Regione Puglia, Simonetta Dellomonaco, Presidente di Apulia Film Commision, Antonio Parente Direttore generale di Apulia Film Commision. La prima nazionale è in programma domenica 22 dicembre 2019 a Spinazzola (BT), alle ore 16 presso il Cineteatro Buccomino (ingresso gratuito).
Il cortometraggio, girato tra Puglia e Basilicata, racconta la storia del giudice Rosario Livatino, di cui si è conclusa da poco la fase diocesana del processo beatificazione, ucciso dalla Stidda agrigentina il 21 settembre 1990. «Quando Rosario fu ucciso dalla mafia non lo conosceva nessuno (…)», il ricordo di papa Francesco, «si occupava di sequestri e confische dei beni (..) con grande professionalità e con risultati concreti: per questo la mafia decise di eliminarlo».
Un giudice ragazzino, spiega il regista Pier Glionna, «è un impegno civile e sociale, nato come romanzo illustrato e divenuto un cortometraggio, in cui tematiche attuali quali giustizia, mafia, bullismo e verità si intrecciano intorno al protagonista, il piccolo Rosario, che di tali temi non ne conosce nemmeno il significato. Il cortometraggio, oltre a tentare i vari festival del corto, vorrebbe essere successivamente presentato in molte scuole d’Italia, per poter portare tra i banchi di scuola messaggi di giustizia, legalità rispetto per l’umanità e la dignità, spesso dimenticati, che partono proprio da noi ragazzi di una nuova generazione che, con questo impegno morale, hanno deciso di trasferire quale segno tangibile di una cultura civica, morale, intellettuale cinematografica, questo nostro dovere a sostegno dei più deboli».